Via delle Bocchette
La celebre Via delle Bocchette è un tracciato articolato attraverso un complesso sistema di cenge che collegano le più belle forcelle e i passi del Gruppo del Brenta (altrimenti raggiungibili solo con arrampicate).
E’ attrezzato con pioli e cavi metallici, e consente di compiere uno splendido giro escursionistico attorno alle più famose cime del massiccio di Brenta come il Campanile Basso o la Cima Brenta e Tosa.
Ogni singolo sentiero è stato dedicato a personaggi ed alpinisti illustri e benemeriti della SAT (Società Alpini Tridentini); la quale ha realizzato e progettato il suddetto percorso. (iniziata nel 1938 e conclusa 1969).
La sicurezza che infonde una Guida Alpina nel percorrere questi tracciati alcune volte risulta l’elemento principale per raggiungere l’obbiettivo prefissato.
Bocchette Centrali
Il tracciato sfiora il Campanil Basso, ne spia i suoi fianchi, osserva da vicino gli alpinisti impegnati nella salita. La particolarità del percorso sono le bellissime cenge; veri marciapiedi intagliati nelle pareti verticali del Brenta.
La vista delle naturali forme di quest'angolo di Brenta, sono eccezionali; così come gli orizzonti distanti nei quali si colgono i profili delle Prealpi Trentine.
Il sentiero è scavato nella roccia con il Campanil Basso sullo Sfondo
E' la famosa traversata in quota che collega le forcelle (bocchette) incise lungo la Catena degli Sfulmini. Questa "via" collega la Bocca di Brenta, a sud alla Bocca degli Armi a nord. Di là del Campanile Alto poi concede l'emozione del vuoto; il passaggio orizzontale della parete est degli Sfulmini, e di quella successiva - meridionale - della Torre di Brenta, è unica nel suo genere. E' con una certa apprensione che si riesce a guardare le ghiaie della Busa degli Sfulmini, adagiate centinaia di metri sotto la cornice sulla quale ci si muove.
Bocchette Alte
Il tracciato sfiora la Cima Brenta. La vetta che dà il nome al gruppo, e che su tutto impone la sua sommità. Sarà possibile raggiungere questa cima previo accordo con la Guida.
Certamente il percorso attrezzato più famoso delle Dolomiti. L'ambiente è imponente, straordinario.
Al pari delle Bocchette Centrali si cammina di su cenge che solcano le pareti; ma le Bocchette Alte vanno più su, di quota e di difficoltà. Il tracciato è condito da scalette (tra le quali una alta più di venti metri) e suggestivi passaggi su cresta. L'itinerario ne compie il giro attorno a Cima Brenta, partendo dalla Bocca di Tuchet ed alzandosi lentamente ad entrare nel grandioso mondo del Brenta. E' un magnifico castello di rocce nel quale trovano posto strutture divenute celebri.
Sentiero Benini
Si snoda su cenge facili ma esposte, sempre munite di cordino metallico. Presenta un solo tratto molto ripido per poco meno di cento metri, rocce gradinate accompagnate da corda fissa e qualche gradino metallico. Eventualmente la salita finale a Cima Falkner non tocca il I° grado.
Sentiero Vidi
E’ il tracciato “più comodo” avendo il punto di inizio nelle vicinanze degli impianti. Si snoda nel Brenta Settentrionale su facili cenge, sempre munite di cordino metallico. Presenta un tratto molto panoramico proprio sopra la zona delle pista da sci del Groste.
Sentiero attrezzato SOSAT
E' conosciuto erroneamente anche come Bocchette basse. Si tratta comunque di una famosa traversata in quota che parte dal Rifugio Tuckett alzandosi lentamente ad aggirare le Cime di Campiglio, nel grandioso mondo del Brenta, per raggiungere a scelta il Rifugio Alimonta o il Rifugio Brentei. E' una magnifica variante alle ferrate più alte ottima ad inizio stagione quando c’è ancora neve alle quote superiori.
Nel Gruppo di Brenta, tante altre ancora
Ferrata Castiglioni
Sentiero Brentari