Sci ripido

Sci ripido per me vuol dire fare del “nuovo Scialpinismo", soprattutto sulle Dolomiti di Brenta. Anni fa, dopo aver abbandonato il mondo delle gare mi sono dedicato a quello scialpinismo, che per forza di cose ho dovuto abbandonare per le competizioni. Fare scialpinismo… quello di un certo livello, - con la “S" e soprattutto la "A" maiuscola - è senza dubbio il modo più bello e completo di frequentare la montagna d'inverno.

Ora è diventato anche uno stimolo per accompagnare, come Guida Alpina, amici su itinerari nuovi, senza tralasciare il piacere di affrontare una salita "moderna" con gli sci è comunque il massimo che lo scialpinista può desiderare.

Questo specialità è dedicata a tutti quelli che praticano scialpinismo da alcuni anni, con una buona tecnica di fuoripista e che desiderano avere momenti emozionanti nel regno delle nevi e dei silenzi del Gruppo di Brenta. Sono cime incantevoli e immacolate con panorami unici che non hanno nulla da invidiare a quelle più alte delle Alpi. Questo scialpinismo permette di accomunare il piacere di una salita, con gli sci ai piedi o in spalla, con quello della ripida, tecnica e divertente discesa.

Ecco quindi delle nuove ed esclusive proposte, per gli amanti della montagna in veste invernale. Sono elencate in ordine di difficoltà (soggettiva) anche se ciascuna con caratteristiche diverse:

1- CIMA MONDIFRA ALTO 2305 m

2- CIMA PRA DEI CAMOSCI 2438 m

3- CIMA MANDRON 3040 m

4- CIMA BRENTA OCCIDENTALE 3122 m

5- CASTELLO DI VALLESINELLA 2782 m

6- CIMA SASSARA 2894 m

7- CIMA VAGLIANA 2861 m

8- FERRATA CASTIGLIONI 2820 m

9- CIMA FALKNER – Parete Est 2990 m

10- PUNTA ORIENTALE DI CAMPIGLIO 2969 m

L’accesso a queste cime avviene solitamente dall’alta Val Rendena, con Pinzolo e Madonna di Campiglio come punti “naturali” di partenza. Naturalmente, una volta che arriveremo in cima non ci accontenteremo della “nova conquista”, perché il nostro obbiettivo si completerà con la discesa dallo stesso versante o con il concatenamento, nella maggior parte dei casi, dei vari e ripidi pendii che scendono diretti da queste cime.

Saranno salite e discese “di tutto rispetto” che necessitano di nevi “perfette” che permetteranno l’effettuazione con una discreta garanzia di riuscita e di sicurezza.

La salita e la discesa scialpinistica di una di queste cime è già di per se una gita di tutto rispetto. Sono obbiettivi che devono essere preparati con cura anche a tavolino. Ogni singolo particolare non deve essere tralasciato: la neve - da non sottovalutare mai - le condizioni meteo, le temperature devono coincidere alla perfezione, per far si che la salita sia sicura e fattibile.

Queste mete diventeranno sempre più delle “classiche” dello scialpinismo moderno e ambite dai migliori scialpinisti. Un esempio per tutti: il tracciato della salita alla Cima Sassara nel Brenta Settentrionale, sta diventando una “gran classica”, anche perché rimane proprio di fronte al Passo Campo Carlo Magno. Inoltre, il suo avvicinamento è sullo stesso percorso della famosa Val Gelada.

Ma eccovi un consiglio che mi sento di dare: per percorrere le gite qui elencate tengo a sottolineare che serve – e lo do per scontato – conoscere il Gruppo di Brenta piuttosto bene. Almeno nella sua veste estiva; questo perché queste “nuove” salite vengono descritte a chi conosce il Gruppo di Brenta almeno un po’.

Rimango volentieri a disposizione di eventuali suggerimenti, e naturalmente ancor più a disposizione per accompagnarvi come “un amico – SciAlpinista e Guida Alpina”.

 

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OMAR OPRANDI

 Guida Alpina e Maestro d'Alpinismo 

 guida.omar@alice.it

 ​339 833 2422
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